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La generazione di architetti italiani venuta dopo "l'epoca d'oro" degli anni '60 e '70 (del Novecento), secondo un'opinione diffusa dai recenti saggi e articoli apparsi nelle riviste e nel web, sembra aver perduto l'orientamento della ricerca e con esso la capacità di incidere sulla cultura del progetto con adeguate idee e proposte tese a rispondere ai nuovi bisogni. La nuova architettura prodotta nei primi vent'anni del nuovo millennio, però, non sembra dover rientrare in tale negativo giudizio, in quanto, è emerso, un diverso modo di porsi del progetto nei confronti dell'ambiente in cui la società vive e opera. Si tratta dell'assunzione di una diversa consapevolezza nei confronti dell'architettura che per la società non è solo una risposta utilitaristica o formale al bisogno di organizzazione dello spazio per la convivenza ma è parte integrante dell'esistere. L'idea del viaggio attraverso i centri più dinamici e propositivi (dal punto di vista sociale,politico-economico e culturale) è stato l'espediente per analizzare il carattere di tale differente sensibilità che è andata prendendo forma nel Paese. L'itinerario attraversa 10 Regioni: parte da Genova fino a concludersi a Palermo.